Weekly Playlist N.08 (2023)

 

Doveva pur esserci un segno proveniente da lassù in risposta all’oscena quantità di blasfeme litanie giunte alle nostre orecchie nel corso di aprile, e difatti ecco che il seguente maggio si apre tra le lacrime del Paradiso scroscianti sulle nostre città a bene o male ogni latitudine possibile. Una volta inzuppati da cotanto nettare, tuttavia, è sempre bene rientrare in casa non solo per evitare una polmonite capace di rovinarci il fine settimana (e sarebbe un peccato, soprattutto se si ha in programma una capatina nel profondo nord-est italico), ma anche per asciugarsi con le fiamme d’Inferno che ogni paio di giovedì fanno capolino dalle pagine virtuali di Pagan Storm Webzine.
Esagerazione? A noi non sembra proprio, specie se come prima tappa del tracciato si va a finire senza tanti complimenti tra i manufatti appena passati al setaccio dalle recensioni del martedì, e di conseguenza cullati tra le mefitiche braccia di Benediction, Part I” dei Sodality. In giro come prevedibile se ne è parlato troppo troppo pochino, ma pure ad un quadrimestre circa dal rilascio questo incubo a sette note composto da mani altrove impegnate con Cultes Des Ghoules e Lvcifyre si lascia ascoltare e temere troppo bene perché noialtri si lasci correre, ergo tra una terrificante lettura della buona notte e un delirante giro su “Passion” si passa dall’inizio della playlist alla sua parimenti colossale conclusione; parole dal differente tono ma dal medesimo forte sentire sono appunto state spese per Severance”, fulminante debutto dei Returning i quali riportano la Cascadia al centro del mappamondo nero e ci regalano, con la finale “Bright Power, Dark Peace” e con tutto quel che l’ha preceduta, anche un ottimo sottofondo per queste nuvolose giornate.
Come invece la redazione troverà il modo di descrivere qualcosa dalle fattezze di Black Medium Current” resta per ora un mistero [edit: non più!], così come resta un mistero il come facciano i Dødheimsgard a mutare pelle e viaggiare tra mille stili opposti lungo gli otto minuti di una “Interstellar Nexus” senza perdere né l’orientamento né la credibilità e l’attenzione presso noi miseri mortali; solo i norvegesi sanno la risposta, ed ovviamente si guardano bene dal divulgarla.
Ben più rumorosi del disco di aprile 2023, i finlandesi aderenti alla cosca Werewolf Records piazzano un’ennesima chicca ad arricchire il fertile panorama nazionale annunciando in data prossima ventura il terzo parto di casa Vargrav, avente già dalla sua una line-up da film della Marvel in versione Finnish Black Metal e soprattutto le dolci note di “Encircle The Spectral Dimension”, singolo che ci vende in partenza questo fantomatico The Nighthold” senza troppo tergiversare.
Ormai certo è che il tocco divino del nostro Henri Sorvali sarebbe capace di migliorare qualsiasi cosa, ma per esserne sicuri non c’era mica bisogno di aspettare il 2023: ad esempio quindici anni fa, in un 2008 davvero portentoso per quanto riguarda le uscite su formato (per così dire) ridotto, fu coi suoi Moonsorrow che il Maestro mise mano alla “Back To North” dei mai troppo lodati Merciless tirando fuori un gioiello di personalità fatto e finito, tale da rendere quella cover oggi inclusa in programmazione uno degli highlight assoluti del pregevole Tulimyrsky”. Nel frattempo, al di sotto delle Alpi, gli italianissimi Spite Extreme Wing ribadivano il loro dominio nella scena tricolore per mezzo del sesto episodio del monumento a sé stessi Vltra”: ultimo assalto alle stelle da parte di questo chiacchierato manipolo di immortali, mentre invece un decennio ancora prima (ossia nel 1998, per chi non ha una calcolatrice sotto mano) la medesima Avantgarde Music metteva in circolo il disco d’esordio degli austriaci Raventhrone intitolato Malice In Wonderland” e la cui “Crépuscule”, in un mondo equo, avrebbe garantito a questo duo ben altra fama dell’oblio.
Giocare a chi ha il roster più grosso è però sempre un bel rischio, dato che il primato qui in scaletta della label meneghina viene prontamente scalzato da una Candlelight Records la quale, con aplomb tutto inglese, ci offre tanto per cominciare la “God Alone” incisa giusto un decennio fa dagli irlandesi Altar Of Plagues lungo i solchi dell’apprezzato Teethed Glory & Injury”. Dopo Argento e compagni ecco dunque un altro corpo d’élite intenta ad erigere il proprio monumento funebre con la miglior qualità di granito reperibile in circolazione, ma per ogni caduto in battaglia una nuova formazione ne prende il posto e rafforza i ranghi dell’odierna collezione, magari con un EP trentennale di cui si ode l’eco in tantissimo metallo nero ancora adesso. Hordanes Land” degli Enslaved ed Emperor” degli… Emperor sono senza dubbio alcuno due di quella categoria, e rappresentano il cuore splittato di questa puntata andando a posizionarsi al centro della pista e pompando sangue a suon delle rispettive “Slaget I Skogen Bortenfor” e “Cosmic Keys To My Creations And Times”: capolavori dei quali non sarà mai possibile fare a meno.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Sodality“Passion” (from Benediction, Part I”, Norma Evangelium Diaboli 2023)

2. Vargrav“Encircle The Spectral Dimension” (from The Nighthold”, Werewolf Records 2023)

3. Dødheimsgard“Interstellar Nexus” (from Black Medium Current”, Peaceville Records 2023)

4. Raventhrone“Crépuscule” (from Malice In Wonderland”, Avantgarde Music 1998)

5. Emperor“Cosmic Keys To My Creations And Times” (from Emperor” (EP), Candlelight Records 1993)

6. Enslaved“Slaget I Skogen Bortenfor” (from Hordanes Land” (EP), Candlelight Records 1993)

7. Altar Of Plagues“God Alone” (from Teethed Glory & Injury”, Candlelight Records 2013)

8. Spite Extreme Wing“VI” (from Vltra”, Avantgarde Music 2008)

9. Moonsorrow“Back To North” (from Tulimyrsky” (EP), Spinefarm Records 2008)

10. Returning“Bright Power, Dark Peace” (from Severance”, Realm And Ritual Records 2023)

Michele “Ordog” Finelli

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